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Mozzarella di bufala il meglio del DOP Campano

Di tutti i formaggi più conosciuti al mondo, la mozzarella di bufala campana DOP è la specialità che intriga e stuzzica il palato di molti.

C’è chi la preferisce piccola, nella versione ciliegina, così adatta agli spiedini che alternano mozzarella e datterini. Altri, invece, la amano prosperosa, grande e succosa come la zizzona: una mozzarellona gravida di latte e sensuale come poche.

Insomma, il food quando si tratta di Campania è davvero porn. Non è un caso che le migliori mozzarelle di bufala siano campane e a marchio DOP.

Indice

La mozzarella di bufala: una perla da conoscere

La perla bianca o Regine delle mozzarelle è la tanto amata mozzarella di bufala campana DOP. Un prodotto artigianale, che segue la lunga tradizione dei mastri caseari che utilizzano le stesse tecniche e la stessa passione di un tempo.

A dare la forma sono le mani oppure le macchine. Entrambi i metodi di mozzatura sono ammessi per produrre la tondeggiante mozzarella di bufala campana dop. Eppure, esistono anche altri formati e altre pezzature. Le vediamo di seguito.

Formati e pezzature: tutte le forme della mozzarella

La mozzarella di bufala DOP è un formaggio a pasta filata che si presta a plurime pezzature. Ciò perché la sua lavorazione permette di dare qualsiasi profilo alla mozzarella.

Ecco perché possiamo elencare le diverse forme nel seguente modo:

  • Nodini: sono piccoli bocconcini, ma più tenaci e compatti, e vengono annodati a mano;
  • Ciliegine di mozzarella: 25 g di pura bontà da mangiare in un solo boccone;
  • Bocconcini: vere e proprie leccornie da 50 g;
  • Mozzarelle: nelle diverse varianti da 125 g, 250 g e 500 g sono una delizia da non perdere;
  • Aversana: simile alla mozzarella classica, l’Aversana pesa 500 g ed è più sapida;
  • Mozzarellona: una creatura smisurata che pesa da 1 a 5 kg;
  • Treccia e trecciona: una mozzarella intrecciata il cui peso va dai 125 g ai 20 kg.

Ma la pezzatura può determinare il marchio DOP? Sì, vediamo il perché.

Marchio DOP e Disciplinare: la garanzia della qualità

Il Disciplinare di produzione della Denominazione d’Origine Protetta “Mozzarella di Bufala Campana” indica metodologie e ingredienti per la produzione della perla del Mezzogiorno.

Iniziamo dal peso. All’articolo 3 del Disciplinare viene regolamentata la forma, le caratteristiche organolettiche e chimiche della mozzarella. Nonché la sua pezzatura. Infatti, il Disciplinare recita che la mozzarella di bufala campana per essere DOP deve pesare da 10g a 800g.

Questo vuol dire che la Mozzarellona di bufala, sebbene venga prodotta seguendo gli standard di qualità del Disciplinare, non è una DOP. Queste sono le regole, anche se il sapore di una Zizzona è qualcosa di imperdibile.

La qualità e la genuinità delle mozzarelle di bufala campana DOP derivano dalla modalità in cui vengono prodotte e dall’appartenenza territoriale. Tant’è che, per ottenere il DOP, ci sono requisiti specifici indicati all’articolo 2.

Riassumendo, la zona di provenienza del latte di trasformazione e di elaborazione della mozzarella di bufala campana DOP comprende specifiche zone. In particolare, specifici territori delle Regioni Campania, Lazio, Puglia e il solo comune di Venafro in Molise.

Marchio DOP e Acquisti online: sicurezza e professionalità

Ecco dunque che, per ottenere il marchio di qualità, oltre ai requisiti chimici e organolettici della mozzarella di bufala, nonché la pezzatura, rientra anche la territorialità e la provenienza del latte.

Queste regole così ferree e specifiche sono necessarie per garantire al consumatore finale qualità e genuinità del prodotto. E tutte queste cose sono dimostrate dall’etichettatura, che può essere esposta soltanto da chi veramente ha ottenuto il riconoscimento.

L’etichettatura è normata sempre dal Disciplinare, nel quale è presente la descrizione del contrassegno da apporre sul confezionamento. I simboli sono il classico marchio DOP giallo e rosso con la dicitura “Denominazione d’Origine Protetta” e la testa di bufala circondata da un sole rosso e un prato verde.

La professionalità del caseificio è trasferibile anche online. Ciò che occorre è semplicemente vedere se quel sito esibisce il marchio DOP, come la Mozzarella di Bufala Campana DOP del Caseificio Collebianco. Solo in questi casi possiamo veramente fidarci.